Nata da padre polacco e madre romena, entrambi di religione ebraica e immigrati negli Stati Uniti, in realtà non ebbe mai accanto a sé la figura paterna, in quanto suo padre abbandonò la madre quando lei era ancora piccola. Figlia unica, visse quindi la sua infanzia con la madre e con gli zii materni, ai quali era affezionatissima. Un aneddoto caratterizza la storia del suo cognome materno, che in origine era Weinstein Bacal .Un cognome che fu abbreviato quando la famiglia materna giunse dall'Europa a Ellis Island (USA). Qui, per motivi di praticità, durante la registrazione fu abbreviato in un più semplice Bacal.Lei, che prese il cognome della madre, dovette per motivi linguistici anglosassoni aggiungere una "L" in più a quel Bacal trasformandolo in Bacall. Questo affinché non venisse storpiato o mal trascritto senza un corretto spelling.
Prima di entrare nel mondo del cinema, frequentò per qualche tempo l'Accademia Americana di Arti Drammatiche ed ebbe alcune esperienze di recitazione a Broadway. Si affermò quindi come fotomodella e in tale veste fu notata su una copertina della rivista Harper's Bazaar in cui un suo splendido primo piano catturò l'attenzione del regista Howard Hawks. Nonostante la sua esperienza come attrice fosse ancora limitata, la Bacall debuttò subito sul grande schermo come protagonista accanto all'attore Humphrey Bogart, nel film Acque del sud (1944), tratto dal romanzo Avere e non avere di Ernest Hemingway (più tardi,conobbe personalmente Hemingway, stringendo con il famoso scrittore e sua moglie una profonda amicizia). Fin da piccola avrebbe voluto fare la balllerina. Allo stesso tempo, in età adolescenziale, si appassionò al cinema, prediligendo in particolare gli attori Leslie Howard e Bette Davis, che incontrò quando aveva appena sedici anni: un incontro che le valse un autografo da parte della celebre attrice e un ricordo per lei straordinario.
Conobbe Humphrey Bogart quando girarono insieme Acque del Sud,Lauren aveva 19 anni,Humphrey Bogart 44. Nonostante la differenza d'età, fu un sentimento molto profondo, che le lasciò un segno indelebile.
Lauren Bacall e Humphrey Bogart
"Accadde nel mio camerino-spiegava Lauren-, alla seconda settimana di lavorazione del nostro primo film. Venne a salutarmi, prima di andar via. Non lo faceva mai con le compagne di lavoro. Bussò e me lo trovai di fronte. L’emozione fu tale che non riuscii nemmeno a rispondere al saluto. Mi sollevò il mento, mi guardò un attimo negli occhi e mi baciò con dolcezza. Poi, tirò fuori dalla tasca una scatola di fiammiferi e mi disse: ‘Scrivi qui il tuo numero di telefono: voglio parlarti’. Mi chiamò dopo cena, mi tenne inchiodata al telefono per più di un’ora. Cominciò così il nostro bellissimo romanzo d’amore".
Si sposarono un anno dopo, il 21 maggio 1945 .Andarono a vivere in una villa del quartiere residenziale di Holmby Hills, al centro di un vastissimo prato rasato all'inglese. Girarono insieme altri film: Il grande sonno(1946),La fuga (1947), L'isola di corallo(1948). E nel 1949 Lauren gli diede il primo figlio, Steve,al quale si aggiungerà tre anni dopo una femminuccia, Leslie.
In un'intervista a Gente Lauren raccontò i momenti più belli della vita con Humphrey Bogart:" I dieci anni, intensi e felici minuto per minuto,del nostro matrimonio come si fa a scegliere un momento o un giorno? Provarono a domandarlo a lui, una volta, e Borgat rispose: 'Il massimo della felicità, per me, è starmene in terrazza con un vassoio di buon cibo sulle ginocchia e la mia deliziosa Lauren accanto'. Anche per me, certo. Ma c'è un momento che ricordo con particolare emozione: il primo bacio fuori dal set. Un bacio pieno di dolcezza, di tenerezza, di affetto, ben diverso da quelli infuocati che il duro Bogart era solito dare per esigenze di copione. Capii dalla tenerezza di quel bacio fuori scena che, sotto la maschera ruvida dell’attore Bogart, c’era il più amorevole e romantico degli uomini, Io ne ero innamorata cotta. L'uomo Bogart, per me, era ancora più affascinante dell'attore".
Bogart fu l'unico amore della sua vita,come lei stessa disse molte volte e al quale rimase accanto fino alla morte.
Negli anni cinquanta l'attrice interpretò diversi film, eccellendo in particolare nelle commedie Come sposare un milionario(1953) accanto a Marilyn Monroe e Betty Grable, e La donna del destino (1957) al fianco di Gregory Peck.
Il 14 gennaio 1957,dopo una lunga malattia, Bogart morì. Dopo la scomparsa del marito Lauren ebbe una breve e difficile relazione con Frank Sinatra che in realtà, più che alla Bacall, si sentiva ancora legato sentimentalmente ad Ava Gardner.Anche dopo la scomparsa di Bogart, Lauren non lasciò mai il cinema, ma continuò la carriera di attrice dedicandosi anche al teatro.Nel 1961 si risposò con l'attore Jason Robards, dal quale ebbe un figlio, Sam Robards, divenuto anche lui attore.
Dopo il divorzio da Robards, Lauren accettò lavori per la televisione, pur proseguendo a recitare per il teatro,con qualche sporadica apparizione cinematografica. Una sua celebre apparizione sul grande schermo fu nel film Assassinio sull'Orient Express(1974), tratto da un'opera di Agatha Christie. In teatro recitò nella stagione 1970 in Applause!, rifacimento musicale del film Eva contro Eva (1950), riscuotendo un enorme successo personale nella parte di Margo Channing, ruolo che le consentì di ottenere il premio Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical.
L'interpretazione nel film L'amore ha due facce (1996), per la regia di Barbra Streisand, le valse la sua prima e unica nomination all'Oscar come attrice non protagonista; con lo stesso film vinse il Golden Globe. Sempre nel 1996 fu diretta dal filosofo Bernard-Henri Lévy nel film Le Jour et la Nuit (Il giorno e la notte), accanto a Alain Delon. Nella filmografia recente di Lauren Bacall vi sono parti di rilievo nei film di Lars von Trier Dogvillle (2003) e Manderlay (2005). Ha scritto due autobiografie, Io, Lauren Bacall (Lauren Bacall By Myself) nel 1974 e Now nel 1996.
Filmografia
- Acque del sud (To Have and Have Not), regia di Howard Hawks (1944)
- L'agente confidenziale (Confidential Agent), regia di Herman Shumlin (1945)
- Il grande sonno (The Big Sleep), regia di Howard Hawks (1946)
- La fuga (Dark Passage), regia di Delmer Daves (1947)
- L'isola di corallo (Key Largo), regia di John Huston (1948)
- Chimere (Young Man with a Horn), regia di Michael Curtiz (1950)
- Le foglie d'oro (Bright Leaf), regia di Michael Curtiz (1950)
- Come sposare un milionario (How to Marry a Millionaire), regia di Jean Negulesco(1953)
- Il mondo è delle donne (Woman's World), regia di Jean Negulesco (1954)
- La tela del ragno (The Cobweb), regia di Vincente Minnelli (1955)
- Oceano rosso (Blood Alley), regia di William A. Wellman (1955)
- I giganti uccidono (Patterns), regia di Fielder Cook (1956)
- Come le foglie al vento (Written on the Wind), regia di Douglas Sirk (1956)
- La donna del destino (Designing Woman), regia di Vincente Minnelli (1957)
- Dono d'amore (The Gift of Love), regia di Jean Negulesco (1958)
- Frontiera a Nord-Ovest (North West Frontier), regia di J. Lee Thompson (1959)
- Elettroshock (Shock Treatment), regia di Denis Sanders (1964)
- Donne, v'insegno come si seduce un uomo (Sex and the Single Girl), regia di Richard Quine (1964)
- Detective's Story (Harper), regia di Jack Smight (1966)
- Assassinio sull'Orient-Express (Murder on the Orient-Express), regia di Sidney Lumet (1974)
- Il pistolero (The Shootist), regia di Don Siegel (1976)
- Health, regia di Robert Altman (1980)
- Un'ombra nel buio (The Fan), regia di Ed Bianchi (1981)
- Appuntamento con la morte (Appointment with Death), regia di Michael Winner (1988)
- Mr. North, regia di Danny Huston (1988)
- Tree of Hands, regia di Giles Foster (1989)
- Misery non deve morire (Misery), regia di Rob Reiner (1990)
- A Star for Two, regia di Jim Kaufman (1993)
- Caro Babbo Natale (All I Want For Christmas), regia di Robert Lieberman (1991)
- Prêt-à-Porter, regia di Robert Altman (1994)
- L'amore ha due facce (The Mirror Has Two Faces), regia di Barbra Streisand (1996)
- Fuga dalla Casa Bianca (My Fellow Americans), regia di Peter Segal (1996)
- Le Jour et la Nuit, regia di Bernard-Henri Lévy (1997)
- Presence of Mind, regia di Antoni Aloy (1999)
- Diamonds, regia di John Mallory Asher (1999)
- The Venice Project, regia di Robert Dornhelm (1999)
- The Limit, regia di Lewin Webb (2003)
- Dogville, regia di Lars von Trier (2003)
- Birth - Io sono Sean (Birth), regia di Jonathan Glazer (2004)
- Manderlay, regia di Lars von Trier (2005)
- These Foolish Thing', regia di Julia Taylor-Stanley (2006)
- The Walker, regia di Paul Schrader (2007)
- Wide Blue Yonder, regia di Robert Young (2009)
- The Forger, regia di Lawrence Roeck (2012)