giovedì 14 maggio 2015

Brigitte Bardot


Brigitte Anne Marie Bardot (Parigi, 28 settembre 1934), è un'attrice, ex modella,cantante
e ballerina francese.
Figlia dell'industriale Louis "Pilou" Bardot e di Anne-Marie Mucel, grazie alla sua bellezza e sensualità comincia nel 1952 a fare del cinema, comparendo nel film Le Trou Normand. Pur in un periodo di grande sviluppo del cinema europeo, la sua ascesa è comunque straordinaria: è una delle poche attrici europee a catturare l'attenzione dei mass media negli Stati Uniti. Lei e Marilyn Monroe diventano icone della sessualità femminile degli anni cinquanta e degli anni sessanta e ogni sua apparizione pubblica negli Stati Uniti viene seguita dai mass media.
I suoi primi film, quale ad esempio Manina, ragazza senza veli (1952), così come le sue apparizioni a Cannes e in numerosi album fotografici, contribuiscono alla diffusione del bikini. Brigitte è anche una delle prime a esibire, in qualche occasione, il monokin(topless)i. In Francia, dove il topless era abbastanza comune, la cosa non suscita particolare scalpore, apparte negli Stati Uniti d'America viene considerata scandalosa. La moda eccentrica degli anni sessanta le si addice tanto da diventare, al pari di Marilyn Monroe e Jackie Kennedy, un soggetto dei dipinti di Andy Warhol.
I suoi film dei primi anni cinquanta sono per lo più storie romantiche poco impegnate, alcune di esse a sfondo storico, in cui la Bardot interpreta spesso la parte di un'ingenua eroina o di una sirena d'amore. Appare in piccole parti in tre film in inglese: il film prodotto dalla Warner Bros. Elena di Troia (1954), in cui, dopo aver quasi ottenuto la parte di protagonista, appare invece come ancella di Elena; Atto d'amore (1954) e la commedia Dottore in alto mare (1955), entrambi accanto a Dirk Bogarde. Dopodiché anche i suoi film in francese vengono distribuiti internazionalmente.
Ma Vadim non è soddisfatto di ciò: in questi anni la Nouvelle Vague dei registi francesi e italiani e le loro star sono molto apprezzate a livello internazionale, ed egli pensa che la Bardot non sia adeguatamente valorizzata. Cercando di promuoverla come attrice impegnata, la scrittura così in E Dio creò la donna (Et Dieu... créa la femme, 1956) con Jean-Louis Trintignant. Il film, che narra la storia di una disinvolta teenager che vive in una piccola e rispettabile cittadina, diventa un grande successo internazionale, trasformando l'attrice in una celebrità mondiale. In questo periodo girano voci di una sua relazione con il co-protagonista Trintignant, che poi si riveleranno fondate. Il film, spesso ritenuto, a torto, il suo primo lavoro (in realtà era il diciassettesimo) la lancia nel grande cinema.
Vadim le procura inoltre un invito a Hollywood, dove viene giudicata troppo audace da gestire: il cinema statunitense è ancora sotto le ferree regole della censura, e perciò sono favorite attrici acqua e sapone come Doris Day che rappresenta la perfetta moglie americana, mentre già Jane Russell, che in La linea francese (1953) mostrò l'ombelico, veniva considerata aver osato troppo. L'erotismo vellutato di Brigitte Bardot in Mademoiselle Pigalle (1956) va bene al box office, perché chiaramente etichettato come "europeo".
Peraltro la limitata conoscenza dell'inglese da parte della Bardot e il suo forte accento, delizioso alle orecchie degli uomini, non la favoriscono certo durante il suo soggiorno hollywoodiano. Ad ogni modo, una volta rientrata in Europa, la sua immagine pubblica ne trae giovamento, e quando, all'inizio degli anni sessanta, Hollywood cede per qualche tempo il passo, Brigitte Bardot viene indicata come dea del sesso del decennio. Questo è anche un periodo di disaccordi sulla direzione da dare alla sua carriera: i suoi film acquistano spessore, ma ciò la sottopone a una maggiore pressione, dal momento che, pur inseguendo l'approvazione della critica, gran parte del mondo continua a vedere in lei una modella glamour.
Vita privata (1961), diretto da Louis Malle, contiene più di un elemento autobiografico. La scena in cui, rincasando, il personaggio interpretato dalla Bardot incontra una signora di mezz'età che la insulta, è basato su un episodio realmente accaduto, e getta una luce sugli aspetti meno noti della celebrità a metà del XX secolo. Poco tempo dopo, Brigitte Bardot si ritira nel Sud della Francia e in quel periodo tenta il suicidio, ma nei primi anni sessanta, in piena rivoluzione sessuale, il suo stile di vita apparve più normale e la pressione su di lei comincia ad attenuarsi.
Nel 1965 appare nel ruolo di sé stessa nel film Erasmo il lentigginoso (Dear Brigitte), a fianco di James Stewart. Nel corso degli anni sessanta, compare in film patinati come Viva Maria (1969) e muove i primi passi nella musica pop, vivendo fino in fondo il suo ruolo di icona femminile. Nel 1974, appena prima del suo quarantesimo compleanno, Brigitte Bardot annuncia il suo ritiro dalle scene, dopo aver girato più di cinquanta film e inciso diversi album discografici. Nello stesso anno posa nuda sul numero di settembre dell'edizione italiana di Playboy.
A partire dal 1962 Brigitte Bardot inizia ad affiancare alla carriera cinematografica anche quella di cantante, pubblicando svariati singoli e album. Nel 1967 collabora con Serge Gainsbourg il quale scrive per lei alcune canzoni, comprese Bonnie and Clyde, Comic Strip e Je t'aime... moi non plus. Quest'ultimo brano viene scritto da Gainsbourg in una notte assieme a Bonnie and Clyde, per esaudire la richiesta della Bardot che voleva il "la più bella canzone d'amore" che lui potesse immaginare.La canzone viene registrata dai due nell'inverno del 1967, durante la loro breve relazione, e trasmessa solamente una volta da radio Europe 1 suscitando scandalo. Gunter Sachs, a cui giunge voce della cosa, va su tutte le furie e minaccia un'azione legale, cosa che spinge la Bardot a chiedere a Gainsbourg di non pubblicare il brano, che uscirà solamente nel 1986 in una versione remixata. Un anno più tardi la canzone viene nuovamente registrata da Gainsbourg con la sua nuova compagna, Jane Birkin e divenne un censuratissimo successo planetario
Attivismo
 Nel 1972, la Bardot si afferma come attivista dei diritti degli animali,interviene in una trasmissione televisiva denunciando i maltrattamenti subiti dagli animali da macello e diviene vegetariana.Nel 1986 istituisce la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali che finanzia con 3 milioni di franchi raccolti vendendo all'asta i suoi gioielli e altri oggetti personali.Attualmente è una delle più influenti attiviste dei diritti degli animali, nonché tenace oppositrice al consumo della carne di cavallo.
Altre attività
Nel 1996 pubblica il libro autobiografico Initiales B.B. (il titolo è ispirato all'omonima canzone di Serge Gainsbourg), in Italia pubblicato con il titolo Mi chiamano B.B.in cui, racconta la sua vita, la sua carriera di attrice, i suoi amori e il rapporto conflittuale con la stampa da cui si sentiva letteralmente assediata. Nel 2011 B.B. vende il suo nome per una linea di abiti.
Vita privata
La Bardot con Sami Frey, a Saint-Tropez, nel 1963
All'età di sedici anni conosce e inizia una relazione con il regista Roger Vadim, che sposa nel 1952 e con il quale vive una romantica storia d'amore per alcuni anni.Separata da Vadim, nel 1956 inizia una storia con l'attore francese Jean-Louis Trintignant.Nello stesso periodo l'attore francese è costretto a svolgere il servizio di leva che complicherà i rapporti tra i due.
La relazione ha termine nel 1957 e nello stesso anno avverrà anche il divorzio da Vadim, in seguito la Bardot ha una relazione segreta prima con il cantante Gilbert Bécaud - che però i due vivono in modo estremamente complicato, vedendosi di nascosto, per evitare lo scandalo, dal momento che Bécaud è sposato e non vuole compromettere il matrimonio i due si lasciano.Brigittr si mette l'attore Raf Vallone.Nell'estate del 1958 Brigitte Bardot conosce e Sacha Distel e i due cominciano a vedersi.La relazione, seguita da vicino dalla stampa scandalistica, frutterà a Distel una grossa pubblicità che contribuirà a lanciarlo nel mondo della canzone.
Durante la lavorazione di Babette va alla guerra, Brigitte Bardot inizia una storia  con l'attore Jacques Charrier, con il quale convola a nuove nozze il 18 giugno 1959 e dal quale ha, nel 1960, il suo unico figlio, Nicolas-Jacques Charrier, che rifiuta inizialmente e con cui ha un rapporto difficile, affidandolo subito a una nutrice. Il matrimonio e la nascita del figli vengono costantemente seguite dai paparazzi, l'assedio da parte di fotografi e giornalisti avrà ripercussioni anche nella vita privata dell'attrice, e sarà una concausa dei molteplici tentativi di suicidio dell'attrice avvenuti tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta.Durante le riprese del film La verità inizia una relazione con l'attore Sami Frey, in seguito Charrier chiederà il divorzio che avverrà nel 1962.
Nel 1966 si risposa con il ricchissimo playboy tedesco Gunter Sachs, matrimonio che avrà termine nel 1969. Successivamente al divorzio da questi, passeranno molti anni prima che contragga un nuovo matrimonio, si sposa infatti per la quarta volta soltanto nel 1992 con un esponente politico dell'estrema destra francese, Bernard d'Ormale, con il quale ha indubbiamente vissuto il più duraturo dei suoi matrimoni, visto che dura a tutt'oggi. Le sono state inoltre state attribuite relazioni, tra gli altri, con Serge Gainsbourg, con l'attore italiano Gigi Rizzi (1968), e un flirt con Jimi Hendrix.

Premi e riconoscimenti

1958: terzo posto ai Bambi come Miglior attrice internazionale per il film E Dio creò donna
1961: David di Donatello come Miglior attrice straniera per il film La verità
1967: nomination ai BAFTA come Miglior attrice straniera per il film Viva Maria!
2007: Brigitte Bardot viene inserita tra gli Empire's 100 Sexiest Film Stars


Curiosità

La Bardot è stata il soggetto di un dipinto Andy Warhol.
In suo onore Christina Motta le ha dedicato una statua, a Buzios.

Nel 1970, lo scultore Alain Gourdon si è ispirato a Brigitte Bardot per la realizzazione di un busto di Marianne, l'emblema nazionale francese.
Nella moda la scollatura "Bardot" (a collo largo aperto, che espone entrambe le spalle), prende il nome da lei. La Bardot ha reso popolare questo stile, che è usato specialmente per golf lavorati a maglia e maglioni, ma anche per magliette e vestiti.
Brigitte Bardot ha portato nella moda anche la pettinatura a "nido d'api", la cosiddetta choucroute, e gli abiti di percalle, dopo aver indossato un vestito a quadretti rosa, progettato da Jacques Esterel, al suo matrimonio con Charrier.
Oltre ad aver reso famoso il bikini, l'ormai comunissimo costume da bagno a due pezzi, Brigitte ha anche fatto conoscere al pubblico le città di Saint-Tropez e Buzios, in Brasile; dopo che lei e il suo fidanzato, il musicista brasiliano Bob Zagury, le avevano visitate nel 1964.
La prima mostra ufficiale riguardante il mito Bardot è stata aperta a Boulogne-Billancourt il 29 settembre 2009, il giorno dopo il suo 75º compleanno.

Filmografia

Le trou normand, regia di Jean Boyer (1952)
Manina ragazza senza veli (Manina, la fille sans voiles), regia di Willy Rozier (1952)
I denti lunghi (Les dents longues), regia di Daniel Gélin (1952)
Le portrait de son père, regia di André Berthomieu (1953)
Atto d'amore (Un acte d'amour), regia di Anatole Litvak (1953)
Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)
Versailles (Si Versailles m'était conté), regia di Sacha Guitry (1954)
I tuoi occhi bruciano (La lumière d'en face), regia di Georges Lacombe (1955)
Ragazze folli (Futures vedettes), regia di Marc Allégret (1955)
Il figlio di Caroline chérie (Le fils de Caroline chérie), regia di Jean Devaivre (1955)
Un dottore in alto mare (Doctor at Sea), regia di Ralph Thomas (1955)
Le grandi manovre (Les grandes manoeuvres), regia di René Clair (1955)
La sposa troppo bella (La mariée est trop belle), regia di Pierre Gaspard-Huit (1956)
Elena di Troia (Helen of Troy), regia di Robert Wise (1956)
Mademoiselle Pigalle (Cette sacrée gamine), regia di Michel Boisrond (1956)
Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)
Miss spogliarello (En effeuillant la marguerite), regia di Marc Allégret (1956)
E Dio creò la donna (Et Dieu... créa la femme), regia di Roger Vadim (1956)
Una parigina (Une parisienne), regia di Michel Boisrond (1957)
Gli amanti del chiaro di luna (Les Bijoutiers du clair de lune), regia di Roger Vadim (1958)
La ragazza del peccato (En cas de malheur), regia di Claude Autant-Lara (1958)
Femmina (La Femme et le pantin), regia di Julien Duvivier (1959)
Babette va alla guerra (Babette s'en va-t-en guerre), regia di Christian-Jaque (1959)
Sexy girl (Voulez vous danser avec moi?), regia di Michel Boisrond (1959)
L'affaire d'une nuit, regia di Henri Verneuil (1960)
La verità (La verité), regia di Henri-Georges Clouzot (1960)
A briglia sciolta (La Bride sur le cou), regia di Roger Vadim (1961)
Amori celebri (Amours célèbres), regia di Michel Boisrond (1961)
Vita privata (Vie privée), regia di Louis Malle (1961)
Il riposo del guerriero (Le Repos du guerrier), regia di Roger Vadim (1962)
Il disprezzo (Le Mépris), regia di Jean-Luc Godard (1963)
Un'adorabile idiota (Une ravissante idiote), regia di Edouard Molinaro (1964)
Erasmo il lentigginoso (Dear Brigitte), regia di Henry Koster (1965)
Viva Maria!, regia di Louis Malle (1965)
Marie Soleil, regia di Antoine Bourseiller (1966)
Il maschio e la femmina (Masculin féminin: 15 faits précis), regia di Jean-Luc Godard (1966)
Io l'amore (À coeur joie), regia di Serge Bourguignon (1967)
Tre passi nel delirio (Histoires extraordinaires), regia di Federico Fellini, Louis Malle E Roger Vadim (1968)
Shalako, regia di Edward Dmytryk (1968)
L'orso e la bambola (L'Ours et la poupée), regia di Michel Deville (1969)
Les femmes, regia di Jean Aurel (1969)
Le novizie (Les novices), regia di Guy Casaril (1970)
La via del rum (Boulevard du rhum), regia di Robert Enrico (1971)
Le pistolere (Les Pétroleuses), regia di Christian-Jaque (1971)
Una donna come me (Don Juan ou Si Don Juan était une femme...), regia di Roger Vadim (1973)
Colinot l'alzasottane (L'histoire très bonne et très joyeuse de Colinot Trousse-Chemise), regia di Nina Companeez (1973)




























































1 commento:

  1. La Bardot col suo viso da adolescente imbronciata, disinibita ,bella e sensuale , ha cambiato un pò il bigottismo dell'epoca.... Forse senza volerlo ha iniziato quello che poi negli anni sessanta sarà la lotta ai tabù....Senz'altro ha dovuto pagare il suo prezzo alla popolarità, e la sua vita privata e sentimentale è stato un disastro! Comunque saggia a lasciare il set a quaratanni, quando anche la sua vita sentimentale ha cominciato ad essere serena! Il successo evidentemente và sorseggiato a piccole dosi ! Grazie Silvia per averci ricordato quest'icona del cinema, che è stato un tassello importante per il cinema e per gli aspetti che ha contribiuto e fatto emergere ....Bello che si schieri per gli animali! Viva Brigitte Bardot♥♥♥ Baci ♥ da Anna

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