giovedì 14 maggio 2015

Ingrid Bergman




Ingrid Bergman (Stoccolma, 29 agosto 1915 – Londra, 29 agosto 1982) fu una attrice svedese che, nel corso della sua carriera, recitò in numerosi film sia europei che statunitensi. 
Vinse tre premi Oscar e due Emmy.

Gli inizi
Unica figlia di Justus Samuel Bergman, pittore e fotografo svedese, e dell'ebrea tedesca Friedel Adler, a due anni perde la madre e trascorre con il padre un'infanzia solitaria. A tredici anni si ritrova orfana di entrambi i genitori e viene adottata dallo zio.
Studia alla scuola del Reale Teatro Drammatico (Kungliga Dramatiska Teatern or Dramaten) di Stoccolma e a diciannove anni conosce Peter Lindstrom, un medico che la presenta a un dirigente dell'industria cinematografica svedese (Svenskfilmindustri) e riesce a farle ottenere una piccola parte in Il Conte della città vecchia (Munkbrogreven, 1935). In questo suo primo film, inedito in Italia, Ingrid interpreta il ruolo di una cameriera di un modesto albergo della "città vecchia" di Stoccolma.
Grazie a questa piccola parte, viene notata dal regista Gustaf Molander, che decide di lanciarla in Svezia come una grande promessa: in soli quattro anni, dal 1935 al 1938, Ingrid interpreta così un'altra dozzina di film, tra cui Senza volto (En Kvinnas Ansikte)di cui verrà girato un remake con Joan Crawford nella parte della protagonista, e il celebre Intermezzo nel 1936, che sarà il suo passaporto per Hollywood.Nel 1937 sposa Lindstrom, e nel 1938 nasce Pia Friedal.
Il successo negli Stati Uniti
Il produttore David O. Selznick, intenzionato a girare una versione statunitense di Intermezzo, la convoca negli Stati Uniti per offrirle un contratto allettante: per sette anni la Bergman potrà scegliere personalmente i copioni da recitare, i registi e perfino i partner. Privilegi insoliti per l'epoca, ma che fanno capire quanto prestigio abbia già raggiunto la Bergman, prima ancora di sbarcare negli Stati Uniti. È verosimile che Selznick abbia pensato alla Bergman come alla possibile erede di Greta Garbo, attrice di soli dieci anni maggiore di lei, ma che dopo il passaggio dal muto al sonoro si trova nella fase discendente della sua carriera (di lì a qualche anno si sarebbe ritirata per sempre dalle scene). Ingrid rifiuta: suo marito deve terminare i nuovi studi intrapresi (diventerà neurochirurgo) e la bambina ha solo un anno, per cui firma solo per un anno e con la clausola di poter tornare in patria se il film non avrà successo.
Il remake di Intermezzo ottiene invece enormi consensi. Così, dopo essere tornata in Svezia e aver completato alcuni altri film, nel 1940 torna negli Stati Uniti unitamente alla famiglia e appare in tre film di successo. Nel 1942 Selznick la cede in prestito alla Warner per la realizzazione di un film ,diretto da Michael Curtiz, accanto a Humphrey Bogart. Casablanca sarà destinato a diventare un classico di tutti i tempi.Una delle pellicole hollywoodiane più celebri di tutti i tempi ed è tratta dall'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison,con questa pellicola Ingrid comincia a diventare celebre.

Ingrid Bergman e Humphrey Bogart in "Casablanca"

Nel 1943 Ingrid riceve la sua prima nomination all'Oscar come migliore attrice per il film Per chi suona la campana (For Whom the Bell Tolls, 1943).
L'anno successivo vince la statuetta per il thriller Angoscia (Gaslight, 1944). La sua terza candidatura consecutiva all'Oscar come migliore attrice arriva per l'interpretazione di Le campane di Santa Maria (The Bells of St. Mary's, 1945).
Nel 1946 esce Notorious, l'ultimo film che la Bergman gira sotto contratto con Selznick. Lindstrom convince la moglie che Selznick l'ha ampiamente sfruttata, incassando milioni di dollari in cambio di un compenso di soli 80 mila dollari annui, e così Ingrid firma con una nuova casa di produzione per interpretare Arco di trionfo con Charles Boyer, dall'omonimo romanzo di Remarque. Il film, velleitario e confuso, non avrà il successo sperato e l'attrice, che per anni aveva chiesto invano a Selznick di poter interpretare sullo schermo il ruolo di Giovanna D'Arco, decide che è venuto il momento di rischiare: costituisce una società di produzione indipendente e, con un costo di ben cinque milioni di dollari (cifra astronomica per l'epoca), realizza il suo Giovanna d'Arco (Joan of Arc, 1948), produzione ricca di costumi sfarzosi, di personaggi e di scenografie spettacolari.

Ingrid Bergman "Giovanna d'Arco"
Pur fruttandole la quarta nomination all'Oscar, il film sarà un clamoroso fallimento. La crisi matrimoniale con Lindstrom, di cui si chiacchierava già da tempo, si fa più acuta, e la delusione per l'insuccesso alimenta la convinzione della Bergman sull'eccessiva importanza che Hollywood attribuisce al lato commerciale del cinema, a scapito dell'aspetto artistico.

Ingrid in Italia
Spinta dall'amico Robert Capa, famoso fotoreporter col quale intreccia una breve relazione, Ingrid si interessa alla nuova ondata di cinema che viene dall'Europa, e in particolare al neorealismo italiano. Dopo aver visto Roma città aperta e Paisà, scrive al regista italiano Roberto Rossellini una lettera rimasta famosa, e si dichiara pronta a recitare per lui:
« ... Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo "ti amo", sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei... »
Rossellini non può lasciarsi scappare l'opportunità: nel cassetto ha un copione destinato in origine ad Anna Magnani, al tempo sua compagna, e ambientato a Stromboli. La Bergman è in Europa, impegnata nelle riprese di Il peccato di Lady Considine e il regista si precipita a Parigi, dove riesce a incontrarla e a proporle il progetto del film.
Ottenuto nel frattempo un finanziamento da Howard Hughes, grazie alla notorietà della Bergman, Rossellini riceve per telegramma una risposta positiva dall'attrice e, nel marzo 1949 parte la lavorazione di Stromboli terra di Dio. Il set è assediato da fotografi e giornalisti e cominciano a trapelare indiscrezioni sulla relazione sentimentale fra il regista e la sua interprete. Alla fine dell'anno la stampa pubblica la notizia della gravidanza della Bergman.
Per l'opinione pubblica americana è uno scandalo enorme: Ingrid Bergman, fino a quel momento considerata una santa, diventa improvvisamente un'adultera da lapidare e la stampa la definisce Hollywood's apostle of degradation (apostolo della degradazione di Hollywood), montando a suo sfavore una campagna denigratoria senza precedenti. Il dottor Lindstrom chiede il divorzio e ottiene l'affidamento della figlia Pia, che a sua volta dichiara di non aver mai voluto bene a sua madre.
Ingrid Bergman e Roberto Rossellini.

Nel 1950 Rossellini e la Bergman si sposano e nasce Roberto Rossellini jr, detto Robertino: nella clinica romana che ospita la puerpera devono intervenire le forze dell'ordine per sedare le folle di paparazzi e di curiosi. Intanto esce nelle sale Stromboli: in Italia avrà un buon numero di spettatori, attirati più che altro dalla curiosità, mentre negli USA il film registra un clamoroso fiasco, sia per l'atteggiamento sfavorevole dei media, sia per le pressioni dei finanziatori del film, che hanno preteso un montaggio che non rispecchia minimamente le intenzioni dell'autore.
Nel giugno 1952 nascono le gemelle Isotta Ingrid e Isabella; la Bergman riconquista lentamente le simpatie del pubblico, la stampa la ritrae in pose da casalinga e da mamma felice e la stessa attrice afferma di aver trovato finalmente la serenità a Roma, anche se i film che continua a girare sotto la direzione di Rossellini (tra cui almeno due vanno ricordati: Europa '51 e Viaggio in Italia) vengono ignorati dal pubblico.
Il ritorno a Hollywood
Nel 1956 la Bergman riceve dagli Stati Uniti una favolosa offerta da parte della Fox, per il ruolo di protagonista in una pellicola ad alto budget sulla superstite dell'eccidio della famiglia dello zar di Russia. Con questo ruolo, nel film Anastasia (1956),un film diretto da Anatole Litvak tra gli attori comprimari si segnalano Akim Tamiroff che fu già al fianco di Ingrid Bergman tredici anni prima nel film Per chi suona la campana (1943), Martita Hunt che aggiunge un tocco di comicità quale civettuola e fatua dama di compagnia e, in un piccolo ruolo, Natalie Schafer, familiare al pubblico televisivo per il suo ruolo in L'isola di Gilligan.Per l'interpretazione di questo film Ingrid Bergman nel 1957 vinse l'Oscar come miglior attrice protagonista, facendo il suo trionfale ritorno a Hollywood dopo gli anni di ostracismo a cui era stata sottoposta a causa della sua chiacchierata vicenda sentimentale con Roberto Rossellini.
Ingrid Bergman "Anastasia"

 L'unione con Rossellini è in crisi: il regista parte alla volta dell'India per realizzare un documentario e ne torna dopo qualche tempo con una nuova compagna, Sonali das Gupta. Ingrid intanto riprende a interpretare successi (i primi due titoli sono Indiscreto e La locanda della sesta felicità, entrambi usciti nel 1958) e conosce un impresario teatrale svedese, Lars Schmidt, che diventerà il suo terzo marito nel dicembre 1958.

Gli ultimi anni della carriera
Negli anni successivi continua ad alternare interpretazioni in film americani ed europei, ma nello stesso tempo si dedica anche al teatro e alla televisione. Il suo terzo premio Oscar (il primo come miglior attrice non protagonista) arriva per il suo ruolo nel film Assassinio sull'Orient Express (Murder on the Orient Express, 1975). Ritirando la terza statuetta, Ingrid dichiara pubblicamente che, secondo la sua opinione, l'Oscar sarebbe dovuto andare all'amica Valentina Cortese, candidata per Effetto notte di François Truffaut.
Ingrid Bergman e l'oscar 

Nel 1978 arriva dalla sua madrepatria la proposta di lavorare assieme al più prestigioso dei registi svedesi: Ingmar Bergman. Ingrid accetta con coraggio una duplice sfida: reduce da un intervento chirurgico e da una pesante chemioterapia per un tumore al seno, decide di calarsi nel difficile ruolo di una madre cinica ed egoista che ha anteposto la sua carriera all'affetto per i figli. Sinfonia d'autunno (Autumn Sonata), per il quale riceverà la sua settima nomination agli Oscar e che costituisce la sua ultima interpretazione per il grande schermo, è considerata una tra le sue migliori prove di recitazione.
Nel 1980, mentre la malattia si manifesta nuovamente, Ingrid dà alle stampe il suo libro di memorie, scritto assieme ad Alan Burgess: Ingrid Bergman - La mia storia. Nello stesso anno, è la presentatrice del Lifetime Achievement Award ad Alfred Hitchcock, conferito dall'AFI. Nell'anno successivo recita per la televisione nel suo ultimo lavoro, una biografia del primo ministro israeliano Golda Meir per la quale riceverà un premio Emmy postumo nel 1982 come "migliore attrice".
Il 29 agosto del 1982, giorno del suo sessantasettesimo compleanno, Ingrid Bergman muore a Londra. Cremata in Svezia, le ceneri vengono sparse insieme a dei fiori sulle acque svedesi; l'urna, ora vuota, che le conteneva, si trova al Norra Begravningsplatsen (cimitero settentrionale) di Stoccolma. Per il suo contributo all'industria cinematografica, la Bergman ha una stella nella Hollywood Walk of Fame, all'altezza del numero 6759 di Hollywood Boulevard.


 Filmografia 
Ingrid Bergman in "Le campane di Santa Maria"

Cinema

Televisione




































    1 commento:

    1. Una lady vintage veramente eccezionale! Ammiro tanto quest'attrice , resta sempre fra le più grandi ! Troppo bella , troppo brava, troppo fotogenica da apparire sempre vera nella parte dei personaggi interpretati nei suoi film. Troppo da essere secondo me ineguagliabile.... Grazie Silvia per questo post su questa meravigliosa attrice,baci♥ Da Anna

      RispondiElimina